Il cane è molto frequente nelle armi, specialmente il bracco, il levriere, il mastino, il barbone e l’alano.
Antico geroglifico della custodia, chi non conosce il “cave canem” dei Romani?
E come emblema di custodia, di vigilanza, di fedeltà, d’obbedienza, di sottomissione e di gratitudine, per questi motivi fu scelto come figura da porre fra le figure del blasone.
Il cane d’argento in campo nero significa un cavaliere adorno di virtù singolari, massimamente fedele, sincero e costante.
Il cane è anche ricordo delle antiche battute di caccia signorili.
Viene rappresentato di profilo, passante, corrente, sedente, rampante, coricato, affrontato, collarinato e affibbiato, bailonato, abbaiante, accoppiato, guinzagliato, addossato, rivoltato, nascente, ecc.