Uccello degli antichi sacrato ad Apollo
In araldica, come nel vecchio simbolismo, rappresenta buon augurio.
E’ anche emblema di felice navigazione; di guerriero che, sebbene mansueto, si irrita agli oltraggi; di vecchiaia gloriosa e rispettabile; di animo semplice e pacifico; di poesia
“Ai poeti lodati con ragione, e ai dotti e rari, il cigno si conviene
Ch’è sacro a Febo, e gia fu Re, e ancora serba gli antichi pregi
Ond’altri onora”
Nelle imprese il cigno figura la sincerità a cagione della sua candidezza; molti cigni, che impediscono ad un’aquila di alzare il volo, concordia.
Il cigno, il cui metallo ordinario è l’argento, si effigia nell’arme fermo di profilo, questa posizione non si blasona.
Si pone anche sorante, collarinato, fluttuante o natante, golato, imbeccato, membrato, rivoltato, unghiato, accollato, affrontato, con il collo intrecciato, ecc.