STELLA

ARALDICA

Nelle armi si vedono spesso un gran numero di stelle, che possono essere a cinque, sei, otto, fino a sedici raggi.

Ordinariamente le stelle a cinque raggi sono più comuni in Francia, in Spagna, in Inghilterra, nel Belgio e in Polonia; quelle a sei in Germania ed in Olanda.

In Italia si trovano spesso di tutte due le sorta, quelle di sette e più raggi sono meno usate.

Riguardo al blasonamento i Francesi blasonano la stella, senza contare il numero dei raggi.

Viceversa i Tedeschi non blasonano il numero dei raggi della stella di sei, ma di quella di cinque.

Gli Italiani hanno seguito ordinariamente il metodo tedesco; noi però avendo adottato il sistema francese, anche in questo saremo ad esso fedeli, blasonando sempre il numero dei raggi delle stelle che ne hanno più di cinque.

Le stelle sono tra le figure più diffuse dell’araldica; ed è naturale che una figura si bella e da tutti conosciuta sia stata adottata da tante famiglie.

In Lombardia e Toscana erano un tempo contrassegno dei Guelfi; mentre in Romagna tre stelle in capo dimostravano che il possessore dell’arma era Ghibellino.

Alcuni simbolisti pretesero che le stelle dimostrino il buono o cattivo augurio, e la condotta degli uomini; ma pare che siano meglio atte a rappresentare la mente rivolta a Dio, la finezza d’animo, azioni sublimi, fama e nobiltà gloriosa e splendore di famiglia.

Le stelle si fanno più spesso di metallo che di colore; la stella nera è un caso rarissimo.

Nelle armi le stelle devono sempre avere un raggio volto verso il capo, altrimenti se lo avessero diretto alla punta, si chiamerebbero “riversate o cadenti”.