Questa antica e nobile Casata, grazie alle gesta ed alle virtù dei suoi maggiori, ebbe l’onore ed il diritto di fregiarsi del titolo di marchese. Il titolo di marchese trae origine dalla voce marca, la cui radice è celtica o teutonica, ed ha avuto vari significati. Difatti nella lingua dei Celti march, significò cavallo; nel te­desco marsch vuol dire avanzamento, cammino d’esercito, e da essa ebbero origine le voci marcher dei Francesi e marciare degli Italiani. Inoltre il vocabolo mark ebbe il si­gnificato di signum, in anglo-sassone meare, in persiano marz; di confines nell’VIII se­colo detti presso il Keron marsho, di se­gno di confine, locus et regio notata signo confinium marca; e di moneta, pondus signatum, marketa. Ma perché i confini e le sepa­razioni delle terre; dei paesi, degli stati si sogliono indicare da un segno, da un’arme, i confini furono denominati marche, e i territori situati presso i confini presero esten­sivamente il nome di marche. A custodire queste marche o frontiere e­rano destinati conti, duchi ed altri grandi signori, e talvolta semplici comandanti d’ar­me, i quali avevano sotto i loro ordini un buon numero di armati con giurisdizione e comando in tutti i paesi contenuti nella marca, e fu­rono chiamati perciò custodes limitum, e poi marchiones e marchesi, donde vennero i mar­chesi. Ma col tempo, al pari di tanti altri, il ti­tolo di Marchese degenerò dal suo significato originario e presentò un più ampio concetto, e per siffatta improprietà veniva concesso come appellazione di alta onorificenza. Il titolo di Marchese è oggi puramente onorifico, è maggiore a quello di Conte ed inferiore a quello di Duca.